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Quello da non chiedere (più) a un carrozziere per una riparazione

Quello da non chiedere (più) a un carrozziere per una riparazione

Ti è mai capitato di chiedere a un carrozziere di includere una riparazione extra utilizzando un termine uguale o simile a: “fare star dentro” oppure “includilo nel preventivo?” Ebbene se ti è successo, devi sapere che è una cosa che i carrozzieri non vogliono sentirsi più dire.

Per spiegare il motivo di come si è arrivati a questa situazione bisogna fare un accenno al passato, e un confronto con il presente.

Prima dell’introduzione dei sistemi informatici, i carrozzieri abbozzavano i preventivi basandosi su stime e calcoli empirici. Quando interveniva l’assicurazione, un perito si recava in carrozzeria per valutare il danno e fornire la sua stima della riparazione. Questo confronto tra perito e carrozziere era spesso un’opportunità per negoziare e raggiungere un compromesso economico.

Il preventivo finale, di conseguenza, era raramente preciso al 100%: talvolta risultava sovrastimato, altre volte sottostimato. Quando il preventivo risultava più alto del necessario, il carrozziere poteva sfruttare quel margine per eseguire lavori extra per il cliente. ‘Includere’ una riparazione extra era quindi una pratica diffusa e spesso tollerata, poiché il preventivo era stato approvato dal perito (senza entrare nel merito della legalità di tali pratiche). Queste dinamiche si sono radicate a tal punto che, ancora oggi, le carrozzerie si trovano a confrontarsi con richieste simili da parte dei clienti. Tuttavia, i tempi sono cambiati e tali richieste non possono più essere considerate accettabili.

Com’è cambiata la stima dei danni rispetto al passato.

Oggi, tutto questo è cambiato. L’introduzione dei sistemi di preventivazione digitali ha permesso di raggiungere livelli di precisione ottimali. Questi software avanzati calcolano in modo preciso e standardizzato i costi delle riparazioni, basandosi su dati tecnici specifici forniti dai costruttori, che indicano i tempi, i costi dei pezzi di ricambio, i materiali di verniciatura e di consumo, fornendo anche informazioni sulle procedure necessarie per l’intervento di riparazione. Ad esempio, se per lo smontaggio e rimontaggio di un paraurti anteriore di una Skoda Karoq Sport Line del 2022 il sistema stabilisce che sono necessarie 1,1 ore di lavoro, questi tempi non possono essere contestati o modificati. In altre parole, non c’è più spazio per negoziazioni o aggiustamenti da parte del carrozziere.

Questo nuovo approccio ha reso impossibile aggiungere riparazioni non direttamente collegate al sinistro dichiarato senza un’adeguata giustificazione. Le assicurazioni riconoscono solo i danni verificati e approvati attraverso la valutazione digitale degli strumenti di calcolo, lasciando pochissimo spazio all’interpretazione. In altre parole, è impossibile includere lavori extra in una riparazione pagata dall’assicurazione; tutto ciò che viene eseguito in più è a carico del cliente. Se ciò non avviene, è perché i costi sono stati assunti dal carrozziere come ‘gesto commerciale’ o ‘sconto’. È quindi importante informare tutti sulla realtà delle cose e chiarire che il termine ‘far star dentro’ non può più essere considerato accettabile. Eventualmente, si può richiedere uno sconto, come avviene con altri artigiani o professionisti.

Ma cosa ne è della precisione delle stime?

Questo nuovo modo di calcolare le riparazioni ha sicuramente migliorato la trasparenza, poiché il preventivo può essere facilmente compreso da tutti e confrontato con lo stato reale del veicolo. Tuttavia, per quanto riguarda la precisione, questa è spesso garantita solo sulla carta. Scopriamo perché.

Le professioni della carrozzeria sono mestieri artigianali e, in quanto tali, è impossibile garantire tempi identici quando le prestazioni sono fornite da persone diverse. Inoltre, i tempi teorici sono misurati in condizioni ottimali e non tengono conto delle tolleranze dovute alle situazioni reali, come veicoli sporchi, riparazioni precedenti, parti ossidate o difficili da smontare, e postazioni di lavoro non sempre perfettamente conformi.

Di conseguenza, i tempi definiti dai sistemi di calcolo sono spesso sottostimati. Secondo le nostre stime, le ore di lavoro effettive superano del 20-30% quelle previste dal preventivo. Questa costante discrepanza ha portato a un aumento automatico delle tariffe orarie, che in alcuni casi comportano costi significativi.

Pertanto i sistemi di calcolo riconosciuti dalle assicurazioni hanno migliorato i processi di ricezione, permettendo in tempi brevi di farti ottenere una stima del danno. Questi sistemi hanno inoltre permesso di diminuire le richieste di risarcimento inadeguate ed evitare che sinistri non assicurati vengano rimborsati, con un notevole risparmio da parte delle assicurazioni. È importante che anche tu sia consapevole di questo cambiamento nel settore, per cui la prossima volta che ti rechi dal tuo carrozziere, saprai che se stai pagando una prestazione extra è una pratica corretta, e se non la stai pagando è perché il carrozziere sta perdendo parte del suo margine. Evita quindi di chiedere che la lavorazione extra venga inclusa in un’altra lavorazione.